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Semplicemente Donna!: Kouros presenta Daniela Pasqualini, l’artista viaggiatrice che dà forma alle emozioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’ambito   della   collettiva   Semplicemente   Donna!   ospitata   a   Firenze   presso Simultanea Spazi d’arte dal 25  Novembre al 7 Dicembre, l’Associazione Kouros è lieta di presentare l’artista Daniela Pasqualini.

 

Daniela, consentici di conoscerti meglio, come nasce l’artista che è in te?

L’Arte e’ una passione che ha permeato tutta la mia vita. …sin da piccola disegnavo e scarabocchiavo ovunque. E’ sempre stata un'esigenza ed un modo spontaneo di esprimermi. Credo che pittori si nasca, è una questione di anima e non di scelta. Sono nata a Roma, ma cresciuta a Petritoli, un piccolo paese della costa Adriatica. Dopo essermi laureata, il lavoro e gli eventi della vita mi hanno portato a Firenze e ciò ha rappresentato un importante punto di svolta. La costante connessione con il contesto storico-culturale offerto dalla città di Firenze è stato un grande stimolo per il mio spirito artistico. Nel 2013 ho lasciato il solo paese che io abbia mai conosciuto e vissuto per trasferirmi con la mia famiglia a Boston, MA USA. Boston mi ha fornito il tempo di esplorare veramente quello che voglio fare del mio talento artistico.

I diversi tipi di paesaggi e le differenti culture mi hanno fornito un ambiente surreale come sfondo per lanciare davvero la mia vera passione. Le mie rappresentazioni artistiche riflettono il mio profondo amore per i viaggi e lo stretto legame con la natura. Pur avendo iniziato a dipingere soggetti paesaggistici sono un’artista prevalentemente figurativa – astratta amante dei colori.

 

Alla nostra collettiva esporrai tre opere che, a partire dai titoli da te scelti, intendono rappresentare tre differenti stati d’animo, “Emergence”, “Despair”, “Hope”, vuoi dirci qualcosa in più su di esse?

Il Dipingere stesso è uno stato d’animo che va al di là della semplice rappresentazione. Le mie opere esprimono le emozioni ed i sentimenti. Per me non è importante la figura completa ma le sensazioni che l’inquadratura può suscitare. Ho utilizzato colori molto caldi in fusione a colori freddi.  Lo sfondo del quadro esprime la segregazione, la chiusura.

Nei primi due quadri la donna è nuda per simboleggiare il suo essere fragile, indifesa ed imprigionata da chi le usa violenza o dalle costrizioni della società. “Despair” rappresenta la completa perdita o assenza di speranza, confidenza, l’estrema preoccupazione e disperazione.

“Emergence” è l’evoluzione, l’atto, la forza e la volontà di emergere e di esporsi. “Hope” esprime un sentimento di fiducia, di desiderio, di aspirazioni e aspettative da realizzare. Le mie opere più che realistiche sono emozionali. I 3 dipinti fanno parte di una serie di opere dal tema EMOTIONS che cercano di riflettere le varie emozioni e sentimenti che una donna può provare durante i vari eventi della vita.

 

Che cos’è per te la pittura? Come nascono le tue opere? Puro istinto o realizzazione di un disegno ben preciso che è già nella tua mente?

La pittura è, innanzitutto, una passione, un atto creativo ma anche un mezzo di comunicazione per esprimere quello che si ha nel cuore. Il compito dell’artista è quello di comunicare un messaggio. Dipingere ha, per me, una funzione catartica, in quanto, attraverso tela, pennelli e colori posso esprimere me stessa. I soggetti delle mie opere posso nascere da un idea, un’immagine ben precisa oppure da puro istinto. L’ importante, per me, e’ trovare il soggetto capace di suscitare l’emozione.

 

Come vedi il tuo futuro artistico? Quali altri mondi interiori e non solo intendi scoprire?

Mi vedo sempre attiva nel mercato dell’arte con l’aspettativa che i miei dipinti continuino ad essere apprezzati internazionalmente. Ho un nuovo anno davanti a me e numerosi impegni tra Nord America ed Italia. Crescendo nella mia carriera di artista sono certa che le mie creazioni rifletteranno le mie esperienze di vita, l'amore, le perdite, le gioie e la mia stessa mutevole visione della vita.

 

La rassegna “Semplicemente Donna”, da noi messa a punto, sarà inaugurata proprio il 25 novembre, in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne…Cosa vorresti dire alle donne, troppo spesso vittime di abusi? Che idea ti sei fatta a riguardo?

Parlarne, Emergere e non considerarsi sole. Il problema della violenza sulle donne e’ un problema di violazione della dignità umana vicino a noi e rimane un problema dei nostri giorni. L’arte deve essere portatrice di un messaggio. Attraverso l’arte si può trovare un linguaggio fuori dagli stereotipi e sensibile per parlare di questo dramma sociale. Purtroppo il problema e’ amplificato dalla difficoltà delle donne di aprirsi e parlarne, per paura, vergogna, per un senso di indegnità o perché colpevolizzate. Tra i Paesi europei esistono notevoli differenze nel modo in cui la violenza è affrontata dal punto di vista politico e normativo. Il livello di coscienza del problema da parte della società e gli atteggiamenti socio-culturali che portano a considerare la violenza tollerata, restano la causa principale della persistenza del fenomeno in molti Paesi. Tutti i governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino. Forse l’arte non può cambiare un governo, ma può contribuire alla conoscenza del problema della violenza sulle donne sviluppando, così, coscienze più consapevoli.

 

Grazie per le tue risposte Daniela, il tuo approccio all’arte, così emozionale, intenso e colorato ci appassiona e ci coinvolge attraendoci irrimediabilmente nel tuo universo, la tua sensibilità e la delicatezza delle tematiche da te affrontate raccontano di un animo pulito e altruista che attraverso il mezzo artistico in suo possesso offre un significativo contributo ad una lotta secolare e ancora aperta, ma che grazie a intelligenze come la tua, si avvia a piccoli passi verso una possibile e sperata soluzione!

 

Ass. Kouros

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