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"Semplicemente Donna!": Kouros presenta Giulio Mastrangelo e la fotografia come strumento per indagare sé stessi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo avuto modo di apprezzare Giulio Mastrangelo qualche mese fa alla collettiva da noi organizzata dal titolo “Il Nudo: tra seduzione e provocazione”. Dopo averlo conosciuto più da vicino, anche attraverso l’intervista che ci ha rilasciato a Settembre (http://kouros-servizi.wix.com/kouros#!giulio-mastrangelo/c24ha) proviamo ad approfondire questa figura artistica estremamente interessante grazie alla nostra curatrice.

 

Giulio Mastrangelo è un artista davvero interessante.. 

Mi piace definirlo un artista più che un fotografo perché le sue opere non sono per niente convenzionali.

La fotografia è per lui uno strumento attraverso il quale mostrare e conoscere sé stesso e ciò lo porta senz’altro nella sua produzione artistica a non limitarsi alla rappresentazione di ciò che vede. Egli va al di là del reale, concependo la fotografia come un processo in continua trasformazione, nel corso del quale sperimentare e portare l’immagine a risultati differenti, scomponendola e modificandola attraverso l’unione di scatti diversi, trasformandola e ponendo in evidenza determinati dettagli piuttosto che altri, mediante un gioco di contrasti tra luci ed ombre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giulio Mastrangelo - "In Bloom" e "Frida"

 

 

 

Mastrangelo, che ha già esposto con la nostra Associazione Kouros  alla collettiva sul Nudo presentando due lavori dallo straordinario impatto visivo “Frida” e “in Bloom”, immagini in cui si celebra il corpo nella sua dinamicità, mira allo stesso tempo, in molte sue opere, soprattutto alla rappresentazione dell’intricato rapporto tra Corpo e Anima, Mente e Spirito.

 

Alla collettiva “Semplicemente Donna”, l’artista propone, infatti, ancora una volta la relazione che intercorre tra Corpo, Mente e Spirito, presentando tre scatti, facenti parte di un progetto più ampio dal titolo “Afterbirth”, nei quali evidenzia, altresì, la propria personale concezione riguardo questo legame inter-corporeo, indugiando, come egli stesso afferma, “sull'inevitabilità del percepire l'altro, una res qualsiasi, attraverso il filtro della soggettività."

 

Dall’unione di particolari di soggetti diversi, egli dà, così, forma ad un’unica persona, derivante dal suo stesso inconscio, andando a creare un’opera particolarmente affascinante e bizzarra che inevitabilmente vuol generare dubbi e domande in chi la osserva, provando ad indagare e sfidare al contempo anche la mente dello spettatore stesso.

 

Questa serie costituita da svariati scatti che mettono in risalto determinate parti anatomiche (seno, bocca, ecc.), appare, dunque, come un grande collage nel quale Mastrangelo unisce all’oggettività del corpo la sua intima visione, servendosi ancora una volta della luce ed in particolare del chiaroscuro che gli permettono di esaltare ciò che sta al di là della sola materia.

Un artista, dunque, da seguire in tutte le sue prossime espressioni artistiche..
 

F. Callipari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                                        

 

 

 

  Giulio Mastrangelo - Afterbirth 

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